La mia storia

Giuseppe Santanastasio

Mi presento: mi chiamo Giuseppe e sono un fotografo matrimonialista. Il mio incontro con la fotografia è stato del tutto casuale: ho iniziato giocando e scherzando con un semplice telefonino, allora incoraggiato anche dagli apprezzamenti che ricevevo, decisi di acquistare la mia prima macchina fotografica e solo dopo di frequentare il mio primo workshop. Ma per me era ancora un passatempo finché non mi sono ritrovato nel meraviglioso mondo della fotografia matrimoniale come seconda camera e senza essere retribuito. Questa fase mi ha offerto un punto di osservazione privilegiato: mi sono dedicato alla ricerca di uno sguardo fotografico personale sulle cose e sul mondo,  e nel 2017 ho aperto il mio primo atelier. Si trattava ancora di un secondo lavoro, dato che principalmente lavoravo nel campo della ristorazione. Poi la parte fotografica ha preso il sopravvento, così mi sono trasferito a Catania per frequentare l’Accademia delle Belle Arti quasi a suggellare il mio percorso che paradossalmente si è svolto al contrario. I miei studi, oltre a fornirmi un’ampia preparazione artistica che include storia dell’arte, storia della fotografia, storia del cinema, mi stimolano a dare un’impronta personale alla fotografia, che non immagino come qualcosa di immobile, ma come una finestra sempre aperta agli stimoli esterni, compresi i servizi fotografici matrimoniali. Del resto desidero dare uno spessore artistico a ogni matrimonio, che sarà sempre diverso e unico come unica è ogni coppia che mi contatta.

Sin dai miei primi scatti, il mio principale obiettivo è stato far evincere l’emozione, cogliere l’attimo in cui lo slancio emozionale raggiunge il picco per impressionarlo nell’immagine. Infatti il matrimonio rappresenta per me uno scenario fondamentale per far emergere i sentimenti più profondi dell’anima, che riguardano innanzitutto gli sposi ma anche i parenti. La sposa è il punto cardine di questo processo; è lei, con l’eleganza della texture del suo abito, la base del concetto artistico di un servizio fotografico matrimoniale.

Per me fotografare l’amore è soprattutto un divertimento insieme alla coppia, con la quale entro in intimità e in relazione già nel momento del sopralluogo delle abitazioni per far sì che gli sposi possano manifestare liberamente e spontaneamente il proprio sentire, che sia una lacrima o un sorriso. È importante quindi mettere gli sposi a proprio agio, alleviando l’eventuale imbarazzo davanti all’obiettivo. Il matrimonio è infatti lo specchio dove gli sposi ammirano felici il loro amore, e le loro emozioni sono come una scatola chiusa che sta a me aprire con delicatezza senza far percepire la presenza invasiva della macchina fotografica. Solo così ogni scatto mostrerà le emozioni in modo naturale e un equilibrio tra gli elementi del quadro. Tuttavia l’esaltazione della spontaneità nella mia idea di fotografia non esclude la possibilità della foto matrimoniale qualora richiesta: il ritratto è sicuramente tradizionale ma può essere rinnovato ed esaltato dalla capacità del fotografo di catturare l’istante in cui esplode la naturalezza dei sentimenti.

Altro elemento fondamentale è il luogo, che deve esibire la propria bellezza in ogni immagine. All’inizio del mio percorso amavo fotografare gli elementi architettonici e le feste religiose della mia terra, ovvero la Sicilia, focalizzandomi anche sull’espressività dei volti che attiravano la mia attenzione. Allo stesso modo nella fotografia matrimoniale cerco di far “parlare” il luogo, che ha sì una propria identità ma si colora delle emozioni che emana l’evento che ospita, e provo a catturare anche elementi non convenzionali rispetto al genere ma molto efficaci, cioè scene quotidiane come i cuochi, il prete o i camerieri conferendo così allo scatto uno stile quasi cinematografico. Mi piace infatti il cinema e in modo particolare il fantasy dove trovo uno svago, una sorta di ritorno all’infanzia, ma amo anche la musica, dalle colonne sonore dei film al pop, e in particolare Agnes Obel, Katie Melva, che ascolto spesso mentre lavoro.
Sono originario di Noto, ma vivo a Catania. Adoro entrambi i luoghi, e amo passeggiare sia sulla luminosa pietra dorata nel siracusano sia sulla pietra nera della straordinaria città che si affaccia sul mare lasciandosi alle spalle il vulcano. Conosco bene il mio territorio, dalle tradizioni popolari a quelle gastronomiche, e ritengo che ciò sia fondamentale per un fotografo matrimonialista al fine di orientare anche le coppie